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Padri nostalgici, amanti delusi, barboni che riscoprono la vita, coppie in crisi, comari pettegole, disoccupati che ritrovano lavoro, pensionati annoiati, maghi falliti: sono solo alcuni dei personaggi che popolano e raccontano in prima persona storie malinconiche, divertenti, commoventi, demenziali, romantiche, ciniche, spesso ambientate nei quartieri di Roma e vivacizzate dall'uso del dialetto. Alcune di queste brevi storie sono apparse per la prima volta nel gruppo Facebook Pressappochismo is the Way (laboratorio creativo della pagina Recensire con Pressappochismo) e su Scartafaccio.it (sito dell'autore) attirando l'attenzione di molti lettori. La scrittura di Antonio Agrestini oscilla tra toni drammatici e comici, narra storie realistiche e altre volte surreali, sfrutta la ricchezza espressiva del dialetto romanesco e il disincanto tipico della cultura romana, si snoda sul confine sottile tra malinconia e buon umore.